Una storia Africana

 

   

Lo scirocco caldo

adagia la sua follia

sulla scarsa erba ormai gialla

Attonita una gazzella

bruca dove può

e poco distante

stesa sotto un eucalipto

una smunta leonessa

raccoglie l’ultimo fiato…

<<Ti prego, avvicinati

così che io possa ucciderti >>

La gazzella stupita

osserva le ossa sparse

nella pelle avvizzita…

<<Perché mai dovrei

mia povera regina

il tuo stato adesso

non consente leggi >>

E l’ombra del fiero animale

volgendo gli spenti occhi…

<<all’ultima caccia

una roccia come lama

recise il mio tendine

i cuccioli ancora aspettano >>

Il sole acceso tiranno

lancia i suoi strali di fuoco

gli animali esausti

scorrono la vita

Con estranea pietà

la gazzella desolata…

<<capisco il problema

ma anch’io ho le mie pene

la poca erba devo lottare

con tutti i miei simili

il mio seno ha poco latte

non sazia il mio piccolo >>

Il vento afoso e rovente

spazza la savana

seccando le ultime pozze

La pioggia è distante

miglia e miglia lontana

la sera vede arrivare una iena

inarrestabile oblio del destino

<<Stai tranquilla o mia regina

cheta il tuo affanno e la tua pena

io allevierò la tua povera vita >>

Il sole scende dietro l’altopiano

la morte sorge adesso

rubandogli la scena

protagonista assoluta